NON SOTTOVALUTARE LA QUALITÀ DELLO YOGA

Come scegliere il giusto percorso valutandone il valore.

 

 

Vorrei risparmiarti spiacevoli inconvenienti come:

  • perdere di vista il vero Valore dello Yoga;
  • illuderti con obiettivi poco realistici.

Oltre al rischio di:

  • spreco di tempo prezioso;
  • farti male.

Questo è sicuramente l’articolo più impegnativo che ho scritto fino ad oggi perché riguarda una questione di vitale importanza:

 

qual è il valore che dobbiamo dare allo Yoga?

 

La pratica e l’insegnamento dello Yoga dovrebbero andare di pari passo, perché è un’arte che richiede esperienza diretta e prolungata prima di essere proposta agli altri, ma purtroppo non sempre è così.

L’insegnamento è una attività di grande importanza su tutti i livelli perché, da questo approccio, si percepirà il vero valore di quello che si impara.

Sinceramente non ho mai avuto interesse nell’insegnamento dello Yoga.

“Ma come?” ti chiederai (giustamente) tu.

Più di 20 anni fa, alcuni amici che mi vedevano praticare l’Hatha Yoga da solo (con molto impegno) mi chiesero di cominciare ad insegnarglielo perché poteva essere utile a loro e ad altri. 

Così mi trovai (non da subito) ad intraprendere questa nuova attività e cominciai a seguire delle piccole classi di persone che volevano imparare questa antica disciplina evolutiva che arriva dalla Madre India. 

E da lì compresi l’importanza del percorso che avrei seguito.

Le lezioni si fecero sempre più delineate e mirate al raggiungimento dell’obiettivo che mi ero posto:

 

tramandare ai miei allievi un’alta qualità dell’insegnamento

 

Ci tengo a sottolinearlo perché è una delle idee su cui ho fondato Ganapati scuola di Yoga.

Nel 2006 ho incontrato quello che tutt’ora è il mio Maestro di Yoga, Walter Thirak Ruta.

L’insegnamento che ognuno poteva trarre era:

 

Il valore aggiunto di un bravo insegnante è proprio insegnare ciò che si è piuttosto di ciò che si è imparato. 

 

E’ una grande responsabilità essere di fronte a delle persone e rimanere te stesso, senza fingere, senza fare la parte del Maestro, parola importante ma pesante da sentirsi addosso. 

Li sei nudo, sei giudicato, tutti si aspettano grandi cose da te, grandi soluzioni, e lì deve scattare qualcosa, altrimenti quello che proponi sarà senza gusto, senza Valore, senza Anima.

 

La peggiore cosa per un insegnante è non metterci l’Anima!

 

Dal luogo in cui ti trovi puoi veramente cambiare la vita di qualcuno che viene a lezione da te e questo dipenderà dalla tua chiarezza interiore, dal tuo non cedere neanche di un millimetro all’ignoranza e avere ben chiaro il fine ultimo, il porre fine all’illusione. 

In quei momenti le parole, se necessarie, fluiranno da sole e arriveranno dritte al Cuore di chi può ascoltare, per il resto più resterai leggero e più le cose fluiranno nel verso giusto.

 

Un abbraccio e tanta gioia.

 

Claudio.

 

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *